Gioco: un’introduzione. Piccolo manuale di bricconerie e altre possibili rivoluzioni

a cura di Genealogie del Futuro 

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La signora dei parti lavora da sola

di Alessia Giordano

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Oulipiana

di Ljuba Ciaramella – Genealogie del Futuro

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Inferno e paradiso

un progetto ludico a cura di Genealogie del Futuro e collettivo scafandra

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Fuoco agli scivoli e alle altalene.

Meow Collective a Bruxelles

di Giacomo Giannantonio

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Piero Gilardi: pratiche di gioco per immaginare nuove forme di comunanza

di Costanza Mazzucchelli

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Bagordo

di Ariele Bacchetti ed Elena De Angeli

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Il borgo del malaugurio

di Massimiliano Ricci

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Calligrammi

di Arianna Tremolanti

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Rab Sitting

di Manuel Ghidini

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Je m’amuse avec les bandes dessinées

di Martino Santori

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Ipotesi di Magia Nera

di Irene Mathilda Alaimo

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Rirì Novi

di Silvia Bandera

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On Play Pretend And Other Girls Sports

di Flavia Parea e Paloma Pertot

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La grotta nel tempo che ci farà marcire

di Carlo Di Benedetto

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e su questo non ci piove!!
su una sistematicità del dubbio

di Francesca Brugola

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Notitia

di Giorgio Mattia

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Fonti

per approfondire

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Rirì Novi

di Silvia Bandera

[…] Di tradizioni fantastiche, verosimili o impossibili, e calate nel contemporaneo ci parla anche Silvia Bandera con la sua Rirì Novi, che approda sulle pagine di xenia DUE come una figura circense, con la tutina e il corsetto, appesa a un cerchio che volteggia nel vuoto e subito il collegamento con il ludico pare immediato. Il suo diario si presenta intimo e personale, tanto quanto sagace e avvincente, ma è solo conoscendone il processo creativo che si è in grado di accedere alla profondità del lavoro, che non è solo narrativo ma comporta anche e soprattutto un processo multistrato: l’attraversamento di un’identità poliedrica. Il gioco non è solo nell’interpretazione dei personaggi che Rirì è stata (la trapezista, la prostituta, l’attrice), ma è protagonista della pratica stessa di Bandera che si diverte a ricostruire una storia semi-fittizia basata su premesse reali, divenute prima leggenda attraverso una trasmissione orale, ed eterne ora grazie alla loro formalizzazione.

Silvia Bandera (Sesto San Giovanni, 1996) è una ricercatrice e artista indipendente interessata alle intersezioni tra studi performativi, studi di genere e spiritualità. Dopo un percorso triennale in arti visive, si diploma in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali all’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi sperimentale sull’archivio di Chiara Fumai, tuttora in prosecuzione. Ha pubblicato su Kabul Magazine, About Gender e Antinomie.

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