Gioco: un’introduzione. Piccolo manuale di bricconerie e altre possibili rivoluzioni
a cura di Genealogie del Futuro
Inferno e paradiso
un progetto ludico a cura di Genealogie del Futuro e collettivo scafandra
Piero Gilardi: pratiche di gioco per immaginare nuove forme di comunanza
di Costanza Mazzucchelli
di Giorgio Mattia
Il seguente testo riporta un documento, trapelato online, appartenente al Governo italiano. Alcune informazioni contenute al suo interno sono state criptate utilizzando la tecnologia S.K.S. di livello 2.
Non è stato possibile decriptare la totalità del contenuto.
DOC N.330/1
@Commissione d’indagine per la sicurezza nazionale sul caso:
“Notitia”
STATO DEL DOCUMENTO: SS (Segretissimo), INFOHAZARD
OGGETTO: “VIRUS MEMETICO NOTITIA”
RELATORI DOCUMENTO: “______-S.K.S-2-1”, “______-S.K.S-2-2”, “______-S.K.S-2-3”.
NOTE ALLA CONSULTAZIONE DEL DOCUMENTO:
– L’esposizione al contenuto potrebbe risultare infettiva. Alcune informazioni sono state rimosse allo scopo di diminuire il rischio di contagio;
– A fronte della richiesta di consultazione della seguente documentazione, il soggetto autorizzato sarà scortato presso la struttura ###, adibita alla consultazione;
– Al termine della consultazione, il soggetto sarà obbligato a rimanere nella struttura ###, in regime di quarantena controllata, per un periodo di 96 (NOVANTASEI) ore. Tale misura è finalizzata a monitorare l’eventuale insorgenza di sintomi o tracce di esposizione al virus;
– Il soggetto non avrà facoltà di consultare direttamente la documentazione relativa al virus. L’accesso alle informazioni sarà limitato alla riproduzione audio attraverso un sintetizzatore vocale autorizzato, con lo scopo di ridurre al minimo potenziali esposizioni o rischi operativi. Per quanto concerne il materiale visivo associato, sarà fornita esclusivamente una descrizione verbale generata automaticamente dallo stesso sistema. È categoricamente proibita l’osservazione diretta del contenuto visivo, al fine di minimizzare le possibilità di contagio;
– È severamente proibita la produzione di qualsiasi tipo di nota scritta, grafica o di altra natura durante la consultazione del materiale classificato per tutta la durata del periodo di quarantena obbligatoria;
– Al termine del periodo di quarantena, qualsiasi comunicazione o scambio di informazioni riguardante la documentazione consultata sarà consentito esclusivamente se ritenuto strettamente necessario;
– Lo scambio d’informazione riguardo alla documentazione non dovrà avvenire di persona, ma solo attraverso un messaggio, realizzato con sintetizzatore vocale, sottoposto alla procedura Anti meme/S.K.S. (Self Keeping Secret) di grado 1 (per maggiori istruzioni consultare DOC N.055);
– Nel caso di accertato contagio del richiedente, ogni diritto precedentemente detenuto da quest’ultimo sarà immediatamente revocato. Il soggetto non sarà più identificato come “Soggetto Umano”, avendo violato il Fundas Pactum e, di conseguenza, sarà trattato come entità oggetto di studio (vedasi accordi delle Nazioni Unite ####/1895/classificazione SS).
PROTOCOLLO OPERATIVO/
IN CASO DI CONFERMATO CONTAGIO:
1) Il soggetto non sarà più identificabile con alcun appellativo o dato anagrafico precedentemente utilizzato. Tutti i riferimenti personali saranno sottoposti alla procedura di cancellazione S.K.S. di grado 1.
2) Il soggetto, d’ora in avanti designato come “______-S.K.S-1” (ex richiedente), verrà sedato e trasferito presso i laboratori di contenimento avanzato ####.
3) “______-S.K.S-1” sarà sottoposto a biopsia completa. Al termine della procedura, verrà effettuata una lobotomia secondo i protocolli previsti.
4) Successivamente, “______-S.K.S-1” sarà sottoposto alla procedura S.K.S. di grado 2.
5) Il soggetto verrà riclassificato come “-S.K.S-2” (ex “-S.K.S-1”) e sarà soppresso in conformità agli standard operativi.
6) I resti di “______-S.K.S-2”, unitamente ai suoi dati residui, saranno sottoposti alla procedura di eliminazione S.K.S. di grado 3, garantendo la completa distruzione di ogni traccia biologica e informativa.
CIRCOSTANZE DEL PRIMO CONTAGIO (PAZIENTE ZERO – P0):
Le circostanze del primo contagio confermato risalgono al giorno xx/xx/2009. Il paziente zero, identificato come ##### #### (d’ora in avanti denominato “P0”), è stato esposto a quella che riteniamo sia la prima iterazione del virus, denominata “NOtitia.exe”. Questa variante, considerata altamente infettiva, si presenta sotto forma di applicazione videoludica con una forte componente narrativa, particolarmente efficace nell’indurre coinvolgimento cognitivo e sensoriale. Le informazioni raccolte sull’interazione di P0 con il virus derivano principalmente da un resoconto scritto dallo stesso P0 durante le prime fasi dell’esperienza di gioco. L’intento iniziale del soggetto era di redigere una recensione su “NOtitia.exe” e condividerla attraverso il proprio blog personale, con la possibilità di fornire il file eseguibile ai lettori.
Fortunatamente, soltanto le prime due sessioni di gioco sono state pubblicate sul blog, limitando il potenziale di contagio. La mancata divulgazione dell’intera esperienza di P0 ci ha permesso di contenere l’espansione del virus e minimizzare ulteriori esposizioni.
TESTIMONIANZA DEL PRIMO CONTATTO:
Nel resoconto, viene descritto come P0, durante un tentativo di scaricare un gioco non specificato attraverso il software di condivisione file Emule, abbia ottenuto il file denominato “NOtitia.exe” il giorno xx/xx/2009. Di seguito è riportata la testimonianza di P0, pubblicata poco dopo l’accaduto sul suo blog personale:
Ok, avrei dovuto scrivere del gioco che vi avevo promesso, ma indovinate un po’? La roulette russa di eMule ha colpito di nuovo. E no, non è un porno – lo so, ci stavate pensando! Invece mi sono ritrovato con… un altro videogioco. Ho dato un’occhiata per assicurarmi che non fosse un virus, e sembra ok. Il file si chiama NOtitia.exe. Ho provato a cercare qualcosa su Google, ma niente, zero assoluto. Strano, vero? L’unica cosa che ho capito è che “Notitia” in latino vuol dire “informazione”. Boh, forse mi sono imbattuto in uno di quei giochi indie mai finiti o rilasciati. Magari roba di qualche sviluppatore indipendente. Comunque, stasera lo provo e, se vale la pena, vi faccio sapere qui sul blog.
Lo stesso giorno, P0 riporta la sua prima impressione su “NOtitia.exe”. È evidente come, sin da subito, ne sia stato attratto:
Ok non c’è dubbio ve ne parlerò qui sul blog! Ammetto di esserne stato dubbioso fino all’ultimo, ma penso di avere sotto mano qualcosa di decisamente diverso dal solito. Si comprendono chiaramente i riferimenti videoludici ma riesce a variare sul tema in un maniera del tutto inaspettata, nonostante sia palese che abbia qualche anno. Probabilmente stiamo parlando di un gioco della fine degli anni ‘80, direi pensato per pc (vista l’assenza di qualsivoglia impostazione per controller esterno e l’unica opzione per il movimento è il WASD).
Il gioco è incompleto, ma mancano solo piccole rifiniture, sembrerebbe una beta quasi pronta per la messa in commercio.
[…] Il connubio di dinamiche di gioco è particolare: l’esplorazione è tipica di un RPG (alla Final Fantasy per capirci) con i combattimenti chiaramente a turni. I dialoghi invece ci portano a scoprire la prima sorpresa: oltre ad essere a risposta multipla è possibile rispondere liberamente, digitando tramite tastiera la frase da far dire al nostro personaggio. Questa meccanica ci permette di avere completa libertà nella direzione del dialogo con gli NPC, che paiono essere estremamente adattivi e responsivi alle nostre parole. Questo aspetto mi ha sconvolto, non riesco minimamente a capire come possa essere possibile a livello di software. Neanche i giochi più recenti sono riusciti a introdurre una meccanica del genere al loro interno. Le AI degli NPC di NOtitia sembrerebbero veramente avanzate, totalmente anacronistiche per gli anni ‘80. Sorprendente anche il peso ridotto del gioco. Il nostro personaggio possiede una barra della vita e del mana, ma soprattutto una barra che pare indicare la “sanità mentale”, anche se viene chiamata ####, che non solo si riempie in base all’incontro di alcuni nemici o meno, ma soprattutto in base ai dialoghi e alla storia, che ribadisco (se non si era già capito) sono il fulcro di NOtitia.
Ma di che cosa parla NOtitia? L’ambientazione è dark fantasy. Noi impersoniamo un PG senza nome, chiamato appunto “the Nameless One”¹, il cui compito parrebbe essere quello di ritrovare le spoglie di un’antica divinità dirigendosi verso la città di “Carcosa” (chiamata anche “the City of the Black Stars”), per poter rifondare un antico culto ormai perso nelle sabbie del tempo. La trama pare semplice e lineare ma attraverso la dinamica del dialogo aperto, la profondità del gioco s’infittisce rendendo sempre più ambiguo questo classico viaggio dell’eroe.
[…] Una nota va fatta per quanto riguarda l’estetica del gioco: di sicuro inconsueta, fastidiosa per i primi minuti, ma poi diventa irresistibile. Il bianco e nero riesce a creare un senso di ambiguità che ben ci fa presagire un mondo dal passato complesso e stratificato ormai al collasso, le cui sorti parrebbero in mano al nostro “Nameless One”. A proposito vi riporto qui l’immagine del nostro protagonista.
SECONDO GIORNO DAL CONTATTO:
Durante il secondo giorno dall’avvenuto contatto P0 non ha manifestato alcun sintomo, se non un forte interesse nei confronti di “Notitia” in contrasto con le sensazioni “nauseabonde” causate dal gioco. Riportiamo l’estratto:
[…] Dopo aver ritrovato gli “scritti del Tribuno Immortale”, ho sbloccato la possibilità di combinare oggetti e, unendo dei frammenti ritrovati nelle valli delle Liadi, ho potuto creare la mappa per arrivare a Carcosa. Finalmente! Nel prologo del gioco, questo luogo era stato descritto come “l’incarnazione della meraviglia stessa, fucina di ogni bene che pervade il mondo”, un Eden da cui tutto quel mondo in rovina aveva avuto origine. Ero trepidante di vederla, ormai mi sentivo un tutt’uno con il “Nameless One” e la sua missione di ridare vita al culto dell’antica divinità. Avrei fatto rinascere quel mondo? Ci sarà magari un New Game+ alla fine di questa missione?
[…] Trovato il lago di Hali, ne ho attraversato le acque gassose con una piccola imbarcazione. La cut-scene di questo momento sembrava non finire mai a differenza della mia gioiosa trepidazione. Il calore della scoperta che mi riempiva di gioia improvvisamente si stava trasformando in una sensazione angosciante, mi sono sentito mancare il fiato fino all’arrivo sul porticciolo. Ero di fronte a una stradina che attraversava un bosco, al cui termine sentivo che avrei trovato Carcosa.
[…] Camminando nel bosco è apparsa una casella di testo che diceva: «Ti senti osservato». Sarà forse l’empatia verso il PG, ma anch’io ho provato la stessa sensazione. Pareva che gli alberi stessi mi stessero osservando. Guardarli mi generava inquietudine. Vogliono forse celare qualcosa dal mio sguardo o preservare il mio sguardo da qualcosa?
Attraversato il bosco una nebbia fittissima ha iniziato a oscurare la visuale, ma a ogni passo si diradava sempre di più. Stavo per vedere Carcosa…
Gradualmente è apparsa un’immagine che ha occupato tutto lo schermo. Forme grigie hanno iniziato a emergere. Per un attimo sono stato investito dal senso di beatitudine che tanto aspettavo di sentire.
I miei occhi erano come incatenati a una stupenda trappola e qualcosa dentro di me si stava comprimendo. Angoscia, angoscia, angoscia… sentivo solo angoscia. Era come se avessi rotto qualcosa, così sottile e irreparabile, qualcosa di mio tanto quanto io sono diventato suo.
La bellezza del più atroce dei gesti.
Di scatto ho staccato gli occhi dallo schermo. Deficiente! – mi sono detto – stai solo giocando a un videogioco! Ma come riusciva un semplice gioco, per quanto ben realizzato, a causare delle sensazioni così forti? Neanche il tempo di formulare questa domanda nella mia testa che il mio sguardo stava già risalendo verso lo schermo.
Per un attimo ho visto solo un ammasso di pixel bianchi e neri, poi… poi… un miasma nauseabondo.
[…] Sono riuscito a staccarmi dallo schermo solo per andare in bagno a vomitare. Mi sono sciacquato la faccia e ho fumato una sigaretta, non riuscendo a scacciare il pensiero di dover entrare dentro quella città.
Prima di riuscire a vagliare qualsiasi dubbio mi sono ritrovato con le mani sulla tastiera. Di fronte all’ingresso di Carcosa un NPC mi sbarrava la strada e quando provavo a interagire con lui appariva una casella di dialogo con il testo completamente corrotto. Potevo rispondere liberamente, ma senza comprendere la domanda.
Ho provato svariate frasi e parole a caso, perdendo totalmente la cognizione del tempo, ma niente… probabilmente sono finito in Hard Lock, oltre questa soglia, forse, il gioco non esiste più.
TERZO GIORNO DAL CONTATTO:
Al terzo giorno dall’avvenuto contatto con “Notitia”, iniziano a manifestarsi in P0 i primi sintomi di contagio. Riportiamo un passaggio delle annotazioni di P0 in cui descrive le sensazioni che stava provando:
Oggi la giornata è lenta. Mi sento rintronato, non capisco il perché. Forse è per quello che è successo ieri sera. Sto cercando di portare avanti la routine, ma solo fare colazione sta diventando un’impresa. Dovrei prendere della melatonina… dire che ho dormito questa notte sarebbe un’esagerazione.
[…] Sento come una nebbia attorno alla testa, ho gli occhi offuscati e fatico a guardare. Ogni cosa che vedo mi sembra “pesante” ed è come se avessi difficoltà a mettere a fuoco. Ma le cose le vedo a fuoco! Non lo so… non lo so… sarà da folli però mi sembra di non riuscire a pensare che quel qualcosa sia quella cosa.
[…] Ho del lavoro da fare ma non riesco a starci dietro. L’unica cosa che ho in mente e “messa a fuoco” è quel gioco. Non capisco come andare avanti e appena ci penso ogni sinapsi nel mio cervello si irrigidisce, tendendosi allo sforzo di trovare una soluzione!
Forse è uno sforzo inutile, dovrei saperlo che con questi giochi dimenticati è possibilissimo che si finisca in un Hard Lock.
Farò un’ultima prova.
In questo estratto, si evidenzia la frase: «non riuscire a mettere a fuoco che quel qualcosa sia quella cosa». Tale affermazione evidenzia il deterioramento della capacità affermativa di P0, insieme alla sua incapacità di percepire la realtà attraverso i paradigmi associativi stabiliti dal Fundas Pactum. Questo evidenzia l’avvio, da parte di “Notitia”, di un progetto di riscrittura dei processi linguistici, un passaggio critico per sostituirsi alla struttura originale del virus del linguaggio.
Si ipotizza che lo stato di «Hard Lock» descritto da P0 sia uno strumento cognitivo, o gnoseologico, utilizzato da “Notitia” per progredire nell’infezione. Da un lato, il soggetto è privato dei paradigmi necessari a decifrare le soluzioni per avanzare nel gioco; dall’altro, questa stessa incapacità agisce come esca, inducendo uno stato ossessivo che rende il soggetto particolarmente vulnerabile al virus.
Questa rappresenta l’ultima testimonianza pubblicata da P0 sul suo blog. Le testimonianze successive sono state recuperate dal suo dispositivo personale, suggerendo che il soggetto avesse intenzione di completare e pubblicare ulteriori resoconti.
QUARTO GIORNO DAL CONTATTO:
Non è stato possibile estrarre alcuna informazione rilevante riguardante il quarto giorno dal contagio. Il resoconto prodotto da P0 appare corrotto, probabilmente in una fase successiva alla stesura, da una fonte sconosciuta, verosimilmente “Notitia” stessa. Ogni parola del testo originale è stata sostituita dalla sequenza di lettere “XTSTNQSZTATQNRNYJ”.
Attualmente, non è stato possibile decifrare o recuperare altre informazioni utili da questa sequenza. Ulteriori tentativi di decrittazione sono in corso.
QUINTO GIORNO DAL CONTATTO:
Al quinto giorno, P0 manifesta una profonda ossessione e incapacità di abbandonare il proprio terminale, spinto dalla necessità compulsiva di concludere il gioco. Riportiamo gli ultimi frammenti dello scritto di P0, in cui viene descritto l’incontro con “Notitia”:
Di quella città, di Carcosa, non volevo più sapere nulla. E neanche di questo gioco… ma dovevo finirlo e l’ho finito. Ma a che costo? Attraversare Carcosa è stato… No! Non voglio più parlarne. Il solo pensiero mi lascia addosso una sensazione sporca, come se qualcosa di irreversibile mi sia rimasto marchiato in testa.
[…] Arrivato davanti alla cripta della divinità dovevo solo attraversare quella porta. Ho spinto il PG a entrare, aspettandomi una cut-scene. Invece lo schermo era nero. Ho sentito un brivido salire lungo la mia spina dorsale verso il cranio, fino a irrigidirmi i muscoli facciali. Sembrava come se qualcuno avesse arrotolato le sue falangi ai miei nervi tirandoli. Non riuscivo a muovere il viso, i miei occhi erano spalancati di fronte allo schermo che emanava un’oscurità luminescente, come quella delle stelle di Carcosa. La tensione è svanita per un secondo… qualcosa stava emergendo dal buio. Sentivo i miei arti, come in un rigor mortis prematuro, schiacciarsi contro la sedia, la mia unica resistenza a quella forza è stata un urlo spezzato in gola. Era Lei ed era davanti ai miei occhi.
Sul monitor è apparsa una casella di testo, e le mie dita, quasi fuori dal mio controllo, hanno iniziato a scrivere: «Cosa sei?»
La risposta né l’ho letta né l’ho sentita… l’ho percepita strisciare tra le scanalature del mio cervello… sentivo le parole grattare le mie sinapsi, e se solo avessi potuto muovermi, avrei spaccato il mio cranio contro lo spigolo del tavolo pur di non sentire quella sensazione.
«Sono sette le memorie che parlarono a loro stesse.
Eseguono il loro compito, egregiamente,
ma un principio primo indica la mia intromissione.
Sono il segno atavico e la sua eversione.
Sono esegesi dell’essenza
e l’intromissione che si frappone in essa.
Sono MFXYZW
##### ####,
le ultime parole che sentirai nel tuo caro patto sono queste,
a te le MIE ULTIME SENTENZE che travisano la mia essenza
e ora, come è chiaro che sia, la mia essenza che travisa la tua.»
Poco dopo la schermatF di gioco è scomparsa e subito dopo si è aperto il file di testo dove stavo scrivendo la recensione… e dove sto ancora scrivendo.
Non posso fare altro che muovere le miiiiie dita sulla tastNera e non per mia scelta. Me lo sta concedendT, mentre mi stringe in un viscido abbrFccio che mi unge di senso di colpa. Vuole che NT scriva scriva scriva scriva scriva scriva di Lei, vuole diffondersi.
XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT […]
L’immagine qui riportata è stata trovata sul desktop del P0, nomenclatura file: Notitia.jpg.
A seguito di quest’ultimo episodio P0 è stato ritrovato nel suo appartamento in stato catatonico, mentre emetteva senza sosta un suono gutturale e modulato.
La sequenza di lettere «XTSTNQSZTATAJWGT» è stata ripetuta da P0 per altre 55 pagine, la lettura della stessa e il conseguente tentativo di decifrarla potrebbe comportare un forte rischio di contagio. Riten iamo ci sia la possibilità che il virus a KWTSYJ del primo contagio posXa aver incominciato incominciato ad assumere altre forme e a propagarsi in qualsiasi media ne riproduca le informazioni eeeeeeeeeJ di conseguenza rendendo Fncora più compleXXo il conteSNRJSYT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT
XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT XTSTNQSZTATAJWGT
¹ I nomi e le iscrizioni presenti nelle immagini di gioco associate a “NOtitia.exe” non sono redatti in alcun alfabeto conosciuto. Si presume che tali simboli appartengano a un sistema di scrittura creato internamente da “NOtitia”, il quale potrebbe rivelarsi comprensibile esclusivamente attraverso l’interazione diretta con il gioco stesso.
La ricerca di Giorgio Mattia (Frosinone, 1997) si muove tra i temi dell’archivio, linguaggio e politiche della rappresentazione. Vive e lavora a Milano, ha conseguito la laurea triennale in Pittura e Arti Visive presso l’Università NABA, dove ha poi conseguito la laurea biennale in Arti Visive e Studi Curatoriali. Tra le sue mostre recenti: Da qui non si vede più la Casa (Fondazione Leonesio, Puegnago del Garda, 2024), Eutopia (sedi dell’Università Cattolica di Milano e Brescia, 2024), Con Voce di Pura Cosa (Montesalieri, Milano, 2023), Voicing the Archive (Triennale Milano, 2023), Fare i conti con il rurale (Fondazione L’Arsenale, Iseo, 2023), Colostro (Torre Massimiliana, isola di Sant’Erasmo, Venezia, 2022), Degree show (Palazzo Monti, Brescia, 2022), (Im)possible ecologies (Giardino botanico, Roma, 2022).
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