Gioco: un’introduzione. Piccolo manuale di bricconerie e altre possibili rivoluzioni

a cura di Genealogie del Futuro 

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La signora dei parti lavora da sola

di Alessia Giordano

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Oulipiana

di Ljuba Ciaramella – Genealogie del Futuro

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Inferno e paradiso

un progetto ludico a cura di Genealogie del Futuro e collettivo scafandra

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Fuoco agli scivoli e alle altalene.

Meow Collective a Bruxelles

di Giacomo Giannantonio

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Piero Gilardi: pratiche di gioco per immaginare nuove forme di comunanza

di Costanza Mazzucchelli

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Bagordo

di Ariele Bacchetti ed Elena De Angeli

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Il borgo del malaugurio

di Massimiliano Ricci

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Calligrammi

di Arianna Tremolanti

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Rab Sitting

di Manuel Ghidini

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Je m’amuse avec les bandes dessinées

di Martino Santori

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Ipotesi di Magia Nera

di Irene Mathilda Alaimo

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Rirì Novi

di Silvia Bandera

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On Play Pretend And Other Girls Sports

di Flavia Parea e Paloma Pertot

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La grotta nel tempo che ci farà marcire

di Carlo Di Benedetto

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e su questo non ci piove!!
su una sistematicità del dubbio

di Francesca Brugola

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Notitia

di Giorgio Mattia

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Fonti

per approfondire

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La signora dei parti lavora da sola

di Alessia Giordano

Qui il bosco è stato pensato come uno scrigno 

Qui il bosco è stato pensato come un sogno

Brenno Franceschi, Senza Titolo, 2024

c’è del sangue che arriva se arriva la luna 

il sangue che cura, il sangue che dura 

il sangue che arriva se va via la luna 

e c’era chi se lo sentiva chi lasciava la casa chi si ritirava 

lasciarlo per terra donarlo in cambio di altro o sacrificarlo 

 

si era alzata una sera da sola 

le forbici in mano, le mani sul petto 

lì nel letto con le sbarre in metallo 

lavorava al buio tagliava cuciva puliva 

e il sangue colava bagnava le travi grondava 

l’acqua aveva fatto una pozza più grossa, 

una pozza più rossa, senza ossa senza ossa

schiacciarsi il palmo per far uscire le bolle nei polsi. ogni bolla è un bambino. se la bolla è piccola, allora sarà settimino

nella terra ho posato una cosa che mi era sembrato di avere: 

se alimenti la pianta con il sangue lo sai cresce meglio 

era necessario esorcizzare la cosa 

i bambini di tutto il mondo cantano schemi precisi, 

avevamo bisogno di contare le carte, di numerare le cose, 

di chiedere tutto per non fare mai niente, 

di chiuderci il corpo nella stanza più stretta 

e riempirci le tasche di pietre per abbassare il peso: 

e tagliare cucire pulire. tagliare cucire pulire

sono andata nel bosco una notte da sola 

dovevo lasciare per terra una cosa 

(te lo dico ma solo all’orecchio) 

una testa pelosa e malata da lasciare nel bosco 

aspettare che fiorisca o che marcisca

 

perché quando l’oca covava il cane aveva 

sempre un modo per rubare un uovo 

lo prendeva con la bocca, non lo rompeva 

lo portava via, lo seppelliva

un giorno ti ho dato una fiaba ma volevo darti una casa
una casetta piccola e stretta in mezzo alla mia testa
trova un punto nascosto, un buco un fosso
e poi prendi una cosa viva, scava un buco, scava un fosso,
e gettamela addosso. volevo solo scavare, sentirci tirare,
dormire in quel buco, dormire dormire dormire 

qua si dice che legati alla pancia si hanno tre uncini di rame (il rame è un metallo buono da tagliare): uno per il bene, uno per il male, uno per dormire. se la notte non stringi il terzo uncino, lui gira nei sogni degli altri e non ti lascia dormire

Alessia Giordano (Mondovì – CN, 1999), terminata la triennale in Lettere a Torino, si è laureata a Bologna in Italianistica con una tesi in poesia italiana contemporanea, sulla centralità dell’anapesto nel verso di Mario Benedetti. I suoi interessi di ricerca spaziano dalla metrica al folklore, con particolare attenzione alla ritualità popolare e alle sue figure femminili, tematiche che ha esplorato nella silloge La signora dei parti lavora da sola, presentata per il premio Esordi 2024 di Pordenonelegge. Da tre anni cura la residenza d’artista ad alta quota Casa Walser, nel piccolo villaggio di Hòbelté (Valle d’Aosta). Attualmente svolge un dottorato di ricerca a Siena e collabora con l’associazione Lo spazio letterario di Bologna.

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