in collaborazione con il progetto europeo Food Wave e il Comune di Milano
giugno – settembre 2023
Pensato come un public program per nutrire le prime riflessioni della piattaforma editoriale xenia, il progetto si pone come un dibattito partecipato intorno alla domanda: Come costruire comunità praticando l’ospitalità?
In linea con la principale mission di Genealogie del Futuro, Host / To be hosted innesca attività di community building per portare la cittadinanza a immaginare alternative e inedite pratiche di convivenza.
Due talk e un evento conclusivo ci hanno permesso di riflettere insieme sui temi della sostenibilità e produzione alimentare, incrociando questioni politiche e culturali complesse, come il rapporto delle ibridazioni socio-culturali, la relazione tra agricoltura industriale e tradizionale, nonché le memorie, i simboli e le tecnologie legate all’ambito culinario.
Tali nodi sono stati esplorati in una dimensione interdisciplinare, partendo dalla pratica curatoriale.
In conversazione con Luca Trevisani e Davide Longoni
CONDOMINIO, Milano
21 giugno 2023
Cosa vuol dire / fare il pane? è la domanda che ha innescato il dialogo di Genealogie del Futuro con Luca Trevisani e Davide Longoni, nello spazio di CONDOMINIO, come prima parte del progetto Host / To be hosted.
È un interrogativo volutamente lasciato in sospeso, in una conversazione che lascia al pane il compito di riempire quegli interstizi tra il dire e il fare, tra teoria e pratica, tra dialogo ed esperienza: spazi di significati ancora da indagare, collettivamente e politicamente.
Che il pane accompagni e metta in moto la vicenda umana da tempi immemori non è certo una novità: ma quale sguardo critico può posarsi oggi su questo alimento che è anche simbolo, pratica, memoria e tecnologia?
Luca Trevisani, artista visivo multidisciplinare, realizza con il pane delle sculture di suole di scarpe, creandone una contro-storia inedita allo stesso tempo ironica, fantasmatica, vulnerabile e rivoluzionaria (e forse i due ultimi termini coincidono); ci ha scritto anche un libro, Walking Loaves (NERO edizioni, 2023), dove appunti e immagini di queste sculture germinano sulle parole dello storico e antropologo Piero Camporesi, autore del testo Il pane selvaggio, pubblicato nel 1980, tra le cui pagine il pane diventa oggetto polivalente da cui dipendono la vita, la morte, il sogno.
Pane come collisione di tempi, quindi, ma anche di pratiche che dal pane partono e nel pane si confondono.
Per Longoni, panificatore e studioso di grano, farine e lievitazioni, il pane è per sua natura indefinibile, come un’esperienza in cui il fare collettivo si intreccia ai sensi, che diventano relazioni, che si costruiscono in pratiche condivise: processi concreti di trasformazione culturale e rigenerazione urbana.
Tra il dire e il fare, vivendo le sfumature che sconfinano tra i diversi ambiti, il pane diventa innesco di un discorso e di un incontro collettivo: una questione di ospitalità radicale, allo stesso tempo estetica, culturale e politica.
In conversazione con Leone Contini e Andrea Borghini
Isola Pepe Verde, Milano
29 giugno 2023
Come viaggiano i semi? è la domanda che ha accompagnato il secondo appuntamento di Host / To be hosted.
Il dialogo attivato da Genealogie del Futuro si sviluppa a partire da un interrogativo senza argini per tracciare una storia degli incontri, delle ibridazioni e delle memorie che compongono un’identità collettiva e mai definita.
Percorrendo un itinerario artistico, etnografico, filosofico e sociale, la conversazione migra dai semi e dalle pratiche agricole fino alle tradizioni culinarie locali e agli scambi tra comunità che abitano il territorio.
Leone Contini, antropologo e artista visivo, si colloca lungo il margine di contatto tra pratiche creative e lavoro etnografico. La sua prassi si avvale di processualità pluriennali che suggeriscono un’idea di coabitazione: attraverso la ricerca di semi provenienti da tutto il mondo, Contini tratta di conflitti interculturali, relazioni di potere, migrazioni e diaspore e di come tutti questi fenomeni influenzino il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui si trova a operare.
Dai semi, intesi da Contini come «strumento con cui le piante trasportano il proprio genoma attraverso lo spazio, il tempo, la geografia e le diverse antropologie umane», i concetti di identità e biodiversità vengono esplorati da Andrea Borghini, incrociando pratica e filosofia. Professore associato nel Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e direttore di Culinary Mind, centro internazionale per lo studio della filosofia del cibo, la sua ricerca sviluppa nuovi strumenti teoretici per ripensare il modo in cui parliamo, strutturiamo, percepiamo e sentiamo il cibo, il mangiare e la cultura culinaria.
In questo contesto, i semi diventano sia il mezzo attraverso il quale disegnare un parziale atlante degli scambi socio-culturali della storia umana, sia metafore per ri-significare il concetto di comunità.
STUDIO Sbt, Milano
30 settembre 2023
Pensato come momento di condivisione di pratiche e di interessi comuni, Una Festa! è la nostra personale risposta a Come costruire comunità praticando l’ospitalità?
Durante l’evento abbiamo presentato xenia ZERO, il primo numero del progetto di approfondimento editoriale che accompagnerà la ricerca e la natura di Genealogie del Futuro da qui in poi. xenia ZERO restituisce i pensieri e gli incontri creatisi nell’ultimo anno di attività dell’associazione, approdando a un immaginario sentimentale dell’ospitalità.
L’evento è stato accompagnato dalla proiezione di Io a Milano non sogno più, cortometraggio in quattro capitoli realizzato da Raffaele Cirianni durante la residenza “Sguardi Urbani” presso Casa degli Artisti a Milano, a cura di Cecilia Guida, con il supporto di Deborah Maggiolo e Paola Pietronave. Nato inizialmente con la prerogativa di essere un archivio onirico allo scopo di mappare quei sogni che spingono giovani da tutta Italia a migrare dalle loro città di origine alla metropoli di Milano, questo progetto si è velocemente trasformato in una ricerca sui sogni che nella città vengono, invece, a morire.
Il video è visibile in streaming dal 28.09 al 15.02.2024 nella IV edizione della rassegna online di Videoarte, Maratona di visione
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L’associazione culturale no profit Genealogie del Futuro nasce nel 2021 a partire dal desiderio di generare nuove visioni interdisciplinari nell’ambito della cultura visuale contemporanea.
Come associazione nomade, promuove un’indagine critica sulla concezione del vivere contemporaneo, concependola come strumento di coesistenza e partecipazione intergenerazionale attiva.
Dal 2023 Genealogie del Futuro è anche un gruppo di ricerca editoriale informale, volto a indagare tematiche socio-politiche attuali.
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Laureata in Valorizzazione dei Beni Culturali e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Art Writer.
Laureata in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Writing contributor per magazine e piattaforme online di ricerca.
Laureata in Economia e Gestione dei Beni Culturali e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, scrive, è assistente editoriale web per Juliet Art Magazine e tesoriera di Genealogie del Futuro.
Laureato in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, scrive, ha co-fondato, insieme a Genealogie del Futuro, l’associazione Sympoietic Society.
Laureata in Arti, Design e Spettacolo e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, ricercatrice e curatrice, collabora con istituzioni e associazioni di Milano e ha co-fondato, insieme a Genealogie del Futuro, l’associazione Sympoietic Society.
Laureata in Graphic Design & Art Direction, studia Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Collabora con realtà artistiche come Graphic Designer.
Laureata in Arti Visive indirizzo Pittura e in Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Scrive per testate giornalistiche e di ricerca.
Laureato in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo a Torino e Visual Cultures e pratiche curatoriali a Milano. Co-fondatore di Genealogie del Futuro, editor, contributor e curatore indipendente.
Laureato in Arti, Design e Spettacolo e in Visual Culture e Pratiche Curatoriali. Art writer e curatore indipendente. Attuale presidente di Genealogie del Futuro.
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