Gioco: un’introduzione. Piccolo manuale di bricconerie e altre possibili rivoluzioni

a cura di Genealogie del Futuro 

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La signora dei parti lavora da sola

di Alessia Giordano

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Oulipiana

di Ljuba Ciaramella – Genealogie del Futuro

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Inferno e paradiso

un progetto ludico a cura di Genealogie del Futuro e collettivo scafandra

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Fuoco agli scivoli e alle altalene.

Meow Collective a Bruxelles

di Giacomo Giannantonio

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Piero Gilardi: pratiche di gioco per immaginare nuove forme di comunanza

di Costanza Mazzucchelli

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Bagordo

di Ariele Bacchetti ed Elena De Angeli

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Il borgo del malaugurio

di Massimiliano Ricci

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Calligrammi

di Arianna Tremolanti

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Rab Sitting

di Manuel Ghidini

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Je m’amuse avec les bandes dessinées

di Martino Santori

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Ipotesi di Magia Nera

di Irene Mathilda Alaimo

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Rirì Novi

di Silvia Bandera

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On Play Pretend And Other Girls Sports

di Flavia Parea e Paloma Pertot

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La grotta nel tempo che ci farà marcire

di Carlo Di Benedetto

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e su questo non ci piove!!
su una sistematicità del dubbio

di Francesca Brugola

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Notitia

di Giorgio Mattia

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Fonti

per approfondire

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Il borgo del malaugurio

di Massimiliano Ricci

[…] Inciampiamo allora in un villaggio dai toni macabri, abitato da figure oscure che possiamo ritagliare e animare: streghe, stregoni, viandanti, spettri, animali ibridi e mercanti di oggetti bizzarri. Nel teatrino Il borgo del malaugurio di Massimiliano Ricci, il legame ancestrale tra umanità e natura prende vita, intrecciando misticismo, folklore e studi di genere in una riflessione critica sulla scomparsa dei riti nella società contemporanea. Questo momento ludico invita a creare storie in un villaggio che, dietro l’apparente oscurità, svela un principio di interconnessione e armonia: qui regna la pace, la società vive di baratto e la magia nutre la terra in un ciclo continuo di scambio e rigenerazione. Ne Il borgo del malaugurio il cortocircuito tra apparenza ed essenza invita chi gioca a perdersi tra i neri tetti di questa città magica, immaginando storie di un mondo che forse non esiste ma nasconde la chiave per ripensare in maniera più armoniosa e inclusiva i legami tra le persone e l’ecosistema.

Massimiliano Ricci (Cesena, 1995) si laurea nel 2018 in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. La sua ricerca si concentra sul legame mistico che lega l’umanità alla natura, l’occultismo, i rituali legati al folklore e i saperi tramandati di generazione in generazione, attraverso la lente degli studi di genere. I mezzi che privilegia sono il disegno, il collage e le tecniche di stampa ma si serve anche di media come la fotografia, il video e il teatro sperimentale attraverso dialoghi interdisciplinari. La reinterpretazione della mitologia e dei racconti popolari trova nelle sue opere una lettura inedita che coinvolge visioni transfemministe ed eco-queer, nel tentativo di riscrivere una storia che possa porre basi per un presente da abitare in modi alternativi all’assetto precostituito.

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